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Talent Attraction: cos’è, perché conta davvero e come farlo bene

  • Immagine del redattore: ConfuMedia
    ConfuMedia
  • 9 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
“Non trovi talenti?”
Forse il problema non è la tua offerta, ma come la comunichi.

Il talento non si cerca. Si attrae. Questa cosa vale da sempre. Ma da oggi di più-


E no: non basta una pagina “lavora con noi”, né benefit o una RAL "commisurata".

La Talent Attraction non è un annuncio su LinkedIn. È una strategia integrata, continua, coerente. E parte da una semplice domanda: perché qualcuno dovrebbe voler lavorare con te?


Cos’è la Talent Attraction


La Talent Attraction è quell’insieme di azioni strategiche, contenutistiche e narrative che un’azienda mette in campo per attrarre candidati qualificati e compatibili con la propria cultura.


È diversa dalla selezione del personale, che arriva dopo.

E non è employer branding, che è la promessa.

La talent attraction è il modo in cui trasformi quella promessa in desiderio. Nel modo giusto, per le persone giuste (il tuo target).


Perché è importante (spiegato semplice)


Spoiler: non è solo un tema di HR.

Una strategia di Talent Attraction fatta bene:


  • Accelera i processi di selezione → perché hai più candidati già allineati

  • Riduce il turnover → perché chi entra sa già dove sta andando

  • Migliora il posizionamento del brand → anche lato business, perché oggi si preferisce lavorare (anche) con chi comunica bene

  • Ottimizza il budget → meno tempo perso = meno costi di recruiting


Dati?

Secondo LinkedIn, le aziende con un forte Employer Brand e una strategia di Talent Attraction efficace riducono del 50% il cost per hire e del 28% il turnover.


Le 3 leve per attrarre talenti nel 2025


1. Coerenza tra parole e cultura interna

Non serve dire “crediamo nelle persone” se poi le persone non hanno voce. La talent attraction parte dall’interno: clima, valori praticati, testimonianze reali.


2. Presenza nei canali giusti

Non basta esserci: serve comunicare bene, con formati nativi e contenuti che si distinguono. LinkedIn, TikTok, Instagram… ogni piattaforma ha la sua grammatica.


3. Narrazione specifica per target

Junior ≠ Senior. Tech ≠ Sales.

Serve una narrazione che tenga conto del contesto di vita, dei desideri e dei dubbi dei talenti che vuoi attrarre. Parlare “a tutti” è il modo più sicuro per non attrarre nessuno.


Esempi pratici (non i soliti big)


  • Tesisquare – azienda italiana che ha costruito una rubrica “Dietro le quinte” per raccontare i team

  • Mediatip – PMI tech che alterna contenuti di prodotto e storie del team con tono ironico e reale

  • We Do Advisory – (nostro cliente) che ha scelto un approccio narrativo originale, umanizzando il cyber e raccontando la cultura interna senza filtri


Checklist operativa: come iniziare oggi


  • Mappa le tue personas interne (chi vuoi attrarre davvero?)

  • Analizza i canali e i contenuti attuali: sono coerenti e ingaggianti?

  • Raccogli testimonianze reali dal team

  • Costruisci una narrazione editoriale semplice, coerente, differenziante

  • Smettila di dire “siamo una realtà giovane e dinamica” ed elimina tutte le parole generiche e inflazionate



Contattaci per una consulenza gratuita

Possiamo aiutarti a costruire un brand che attrae i talenti giusti: dai contenuti al tono di voce, dal posizionamento strategico alla comunicazione interna ed esterna.


Siamo ConfuMedia, quelli di Consulenza Confusa. Dal 2015 lavoriamo con aziende che vogliono distinguersi, comunicare meglio e farsi ricordare.

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